Fabio Sinibaldi e Sara Achilli: The switch. La scienza del cambiamento. La guida completa per i professionisti efficaci ad ogni livello
Real Way of Life, Londra, Euro 19.00
di Cecilia La Rosa
Da dove parte il cambiamento? Come si arriva al benessere e all’integrazione? Spesso pensiamo che dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita per stare meglio e ci profiliamo stili di vita più rilassati o integrati: buon cibo, attività fisica, più tempo libero, più interessi alternativi da coltivare; ma spesso tutto questo rimane un pensiero , una sorta di “fantasia” o “sogno” a cui accedere come risorsa immaginativa nei momenti di maggiore stress.
Il cambiamento, in questo libro di Fabio Sinibaldi e di Sara Achilli, autori non nuovi del mondo delle tecniche bottom-up, è una scienza, e lo dimostrano i numerosi studi citati nell’opera. Il cambiamento parte dal basso, dal corpo, e dall’attenzione volontaria e costante ad alcune pratiche psicofisiche fondamentali.
Gli autori indentificano cinque livelli, chiamati Switch, che evoluzionisticamente parlando possono essere identificati come ambiti di azione specifica micro e macrocellulare, per far sì che il nostro corpo cambi dal di dentro, aumentando la plasmabilità cerebrale e riducendo l’infiammazione e come conseguenza di tutto questo si abbia un favorevole riscontro sulla nostra psiche.
Il primo switch è intracellulare, i responsabili sono le cellule e in particolare i mitocondri e il loro ruolo nella regolazione della crescita neuronale : implementare la crescita cellulare e in particolare la crescita e la riproduzione neuronale vuol dire aumentare le connessioni, le risposte fisiche e psichiche del nostro organismo. La moderna epigenetica studia la capacità del nostro genoma di evolversi e i fattori di cambiamento sono spesso molteplici: studi scientifici validati dimostrano che la psicoterapia, la mindfulness, l’attività fisica, e persino le terapie farmacologiche influenzano positivamente la modificazione genetica verso la crescita cellulare. Una delle strade indicate nel libro è legata al ruolo cruciale della respirazione e vengono illustrati alcuni esercizi.
Il secondo switch illustra i temi dello stress e dell’infiammazione, strettamente correlati e responsabili di concrete e pesanti patologie psichiche e fisiche: dalla depressione al cancro il ruolo dello stress e dell’infiammazione è ormai accertato, del resto, in modo conclamato. Lo switch in questo caso è assimilabile a tutte le tecniche sensomotorie di riduzione e di stabilizzazione dei sintomi, molto presenti anche nella mindfulness e nell’ EMDR.
Il terzo switch si muove sul versante della regolazione emotiva e qui vengono suggerite diverse tecniche di analisi degli episodi, simili all’analisi funzionale utilizzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Il quarto gruppo di switch analizza i fattori relazionali, considerando l’utilità del detachment il distacco emozionale di derivazione buddista come strumento di di autoregolazione emotiva. La regolazione emotiva è inoltre attivata dall’analisi di bias e schemi, come nelle tecniche cognitive.
Il quinto gruppo infine si orienta alla regolazione dei flussi di pensiero e alla implementazione delle capacità di autoregolazione mente-corpo.
Una rilettura interessante delle tecniche bottom- up, corredata da esercizi clinici utili per gli psicoterapeuti . Segnaliamo però il rischio, soprattutto per il pubblico di psicoterapeuti giovani e ancora in formazione, di una informazione che non tiene in debito conto di quanto tutte queste tecniche siano già ampiamente presenti nella mindfulness, nella mindfulness based cognitive therapy, nella psicoterapia cognitivo comportamentale e in molti approcci che oramai integrano ampiamente le tecniche bottom- up.
Cecilia La Rosa
Psichiatra, Psicoterapeuta.
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Training School di Roma e di Jesi
Commenti recenti