“Il trattamento dei Disturbi Dissociativi e di Personalità” (recensione di M. MARINELLA ANNUNZIATA)

Antonella Ivaldi * (2016): Treating dissociative and personality disorders, a motivational system approach to theory and treatment. Routledge, New York.
Traduzione Italiana: Il trattamento dei Disturbi Dissociativi e di Personalità, Franco Angeli, Roma 2016.

Rivolto ai clinici di ogni provenienza, questo manuale parte dall’assunto che le rigide divisioni di scuola siano solo un ostacolo.
Esso costituisce la riverberazione clinica, con un fondamento teorico importante, del modello dei common factors e, promuovendo un’ottica d’integrazione di modelli, introduce la questione dei rapporti tra assetti traumatici e disturbi di personalità. Il modello RE.MO.T.A. costruisce un ponte tra le due principali teorie multi-motivazionali: quella psicoanalitica di J. Lichtenberg e quella cognitivo-evoluzionista di G. Liotti e, nel farlo, utilizza una moltitudine di dati provenienti da diverse fonti – la ricerca sull’infanzia, l’evoluzionismo, le neuroscienze, le teorie del trauma complesso, il trattamento dei disturbi dissociativi e della personalità, la psicologia sociale, la teoria dei sistemi complessi, la psicoterapia di gruppo – coprendo così un vasto terreno, nel tentativo di rispondere alla complessità di alcuni quadri psicopatologici con altrettanta complessità.Le numerose storie cliniche narrate evidenziano come sia possibile integrare contributi diversi all’interno di un modello multidimensionale eziopatogenetico della cura, secondo il quale la mente è una manifestazione della relazione tra il corpo e il mondo. Leggendo questo libro apparirà chiaro che le teorie possono davvero diventare strumenti utili solo se trattate con spirito critico, per avventurarsi in ciò che non conosciamo e non conosceremo mai completamente: la relazione con l’altro, unica e irripetibile.
* Antonella Ivaldi, psicoterapeuta, psicoanalista relazionale, gruppoanalista, è didatta presso Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Università la LUMSA di Roma, l’Istituto di Psicoanalisi Relazionale e Psicologia del Sé (ISIPSÉ) e la Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC).

Recensione di M. MARINELLA ANNUNZIATA*

Antonella Ivaldi ci accompagna, con questo libro, attraverso un filtro teorico esperenziale, in un percorso innovativo che conduce al modello RE.MO.T.A., strumento clinico multisfaccetato per pazienti altrimenti difficili da curare. Il filo rosso, attraverso cui si snoda la narrazione del libro, ripercorre le tappe di approfondimento che l’autrice stessa ha compiuto da esperta clinica, sempre alla ricerca di innovazioni e ampliamenti culturali che possano migliorare il trattamento con pazienti “difficili”, in generale, e con disturbi dissociativi e di personalità, in particolare.

Dalla riproposizione dei modelli teorici delle Teorie motivazionali di J. Lichtenberg e di G. Liotti, dopo aver attinto ai contributi dell’Infant Research, della Teoria dell’Evoluzione, della Teoria del Trauma Complesso, della Psicologia Sociale, della Psicoterapia di Gruppo, delle Neuroscienze, l’Autrice sviluppa il tentativo di rintracciare una meta-teoria unificata, frutto di integrazione di modelli diversi, che possa servire da riferimento per il lavoro terapeutico con pazienti dai disturbi complessi. Il libro è corredato dall’esposizione di numerosi casi clinici che più facilmente pongono il lettore nella possibilità di comprendere la fattualità dei precetti teorici esposti. Il modello RE.MO.T.A (Relational/Multi-Motivational Therapeutic Approach ) si applica a pazienti con ampie difficoltà di Attaccamento e di mantenimento delle relazioni.

Esso muove dall’esperienza della coterapia per concentrarsi soprattutto sulla coesistenza del doppio setting – terapia individuale e di gruppo – ma anche familiari e sociali. Mira così ad abolire i rigidi steccati che un tempo si frapponevano tra diverse scuole di pensiero e ostacolavano il libero fluire di attività indirizzate alla risoluzione di problemi complessi e pluristratificati. L’attenzione in questo modello è focalizzata sulle emozioni, sulla loro individuazione, sulla loro centralità in quanto veicolo dell’intenzionalità e della vita mentale, sul loro essere il tessuto comunicativo dello scambio clinico come di ogni forma di relazione. Quest’ultima, allo stesso tempo, è lo strumento principale di ogni forma di psicoterapia e obiettivo correttivo finale di casi problematici.

* M. Marinella Annunziata – Socia fondatrice del Centro Clinico De Sanctis. Psichiatra, Psicoterapeuta di Gruppoanalisi, Gruppo analisi applicata alla Famiglia e alle Coppie, Psicodramma Analitico, Terapia Cognitivo Comportamentale Evoluzionista, Terapia EMDR.

 

Hanno scritto

Il libro di Antonella Ivaldi esprime tutta la determinazione, ma anche la creatività, di una psicologa clinica appassionata. Quando la scrittura sembra farsi profondamente teorica, si scioglie invece in un’intrigante dimensione clinica; ma quando sembra prendere la forma di un intenso e coinvolgente racconto clinico, torna invece a dialogare con la dimensione teorica. È un libro utile ed esaustivo in grado di tenere insieme teorie e pratiche terapeutiche diverse. Il respiro relazionale del modello multidimensionale di Ivaldi ospita uno scambio critico e brillante con le teorie motivazionali di Lichtenberg e Liotti. Quando leggiamo le storie cliniche scritte da Ivaldi non solo ci troviamo a pensare ai casi descritti da una sensibile collega: ma è come se le voci e le azioni dei nostri pazienti “reali” prendessero vita.
Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista. Professore di Psicologia Dinamica presso la facoltà di Medicina e Psicologia dell’università la Sapienza di Roma. Direttore della scuola post-laurea di Psicologia Clinica.
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Questo è il primo tentativo innovativo di confronto tra due diverse teorie centrato, prevalentemente, sull’esperienza clinica di una psicoterapeuta dinamica in dialogo, contemporaneamente, con se stessa, con i suoi mentori professionali e con ognuno dei suoi pazienti difficili.
Giovanni Liotti, Psichiatra e Psicoterapeuta. Insegna “ le applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento” nella scuola di specializzazione APC di Roma. Past-President della Società Italiana di Terapia Cognitivo-Comportamentale (SITCC).
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Questo è un contributo importante e creativo al movimento d’integrazione in psicoterapia. Il libro unisce due differenti prospettive, già in parte sovrapposte, nel trattamento dei pazienti più difficili e sofferenti con cui ci troviamo a lavorare. L’autrice non sorvola sulle differenze, cerca invece con creatività, comunanze e complementarità tra diversi modelli teorico/clinici. Inoltre, aggiungendo il lavoro di gruppo a quello individuale, Ivaldi estende ulteriormente la ricerca sull’integrazione e contribuisce valorosamente al tentativo di alleviare le sofferenze umane.
Paul Watchel, Ph.D. Distinguished Professor, Doctoral program in clinical psychology, City College of NY and CUNY Graduate center.
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Relazione, teoria e acume clinico riunite in una meravigliosa sintesi che caratterizza sia il libro, sia la personalità di Antonella. Usando ricchi esempi clinici, dimostra come l’uso che lei fa delle teorie motivazionali renda possibile affrontare le sfide che il trattamento di pazienti difficili ci pone.
Joseph Lichtenberg, Psichiatra e Psicoanalista. Fondatore e training analyst al Washington Institute for Contemporary Psychotherapy and Psycoanalysis. Past-president dell’International Association for Psychoanalytic Self Psychology. Editor in chief of the journal Psychoanalytic Inquiry.
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Questo libro è un tentativo intrigante quanto fondamentale di creare un nuovo approccio ai disordini di personalità e dissociativi. Con uno stile molto sofisticato, eppure sempre chiaro ed espressivo, la scrittrice sfrutta teorie motivazionali di approcci differenti per creare una teoria unica e un unico modello clinico. Francamente credo che ogni clinico, ma anche ogni persona interessata alla psicoterapia, possa trovare molto piacevole la lettura di questo libro e soprattutto trovarlo estremamente utile.
Gianni Nebbiosi psicoanalista. Membro fondatore a presidente dell’ISIPSE. Vice presidente dello IARPP. Membro del Consiglio internazionale dello IAPSP
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Il modello Relazionale/Multi-Motivazionale (REMOTA) è senza dubbio, una fonte essenziale per i clinici che cercano di dare maggiori chances alle loro sfide più difficili. Nel costruire ponti tra Lichtenberg e Liotti – i due maggiori teorici dei sistemi motivazionali – e la psicoanalisi relazionale, Ivaldi estende ulteriormente il campo per includere i dati provenienti da più fonti – ricerche su infanzia e attaccamento, neuroscienze, teoria del trauma complesso, trattamento dei disturbi di personalità e dissociativi e infine, terapie individuali e di gruppo – La scrittrice sostiene l’uso complementare di modalità terapeutiche diverse per ottimizzare il trattamento di persone gravemente traumatizzate, le cui possibilità intersoggettive sono state gravemente compromesse. Con sensibilità clinica splendidamente illustrata, con vivacità e fluidità, e con tocco dialogico, Ivaldi continuamente afferma, ridiscute e nuovamente afferma, i punti di forza e i limiti sempre intrinseci a questo complesso campo della mente e dell’anima.
Hazel Ipp, PhD: Joint Editor-in-Chief, Psychoanalytic Dialogues: The international Journal of Relational Perspectives, Past president della IARPP
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Oggi ci sono così tanti libri di psicoterapia, che è davvero difficile orientarsi.
Questo di Antonella Ivaldi, è un libro che vale sicuramente la pena di leggere: va dritto al cuore dei problemi cruciali della psicoterapia contemporanea. Tratta di teorie della motivazione e della possibilità di integrare diversi approcci terapeutici. Quel che è più affascina è che, mentre mostra l’importanza della teoria, non perde mai di vista le sfumature dell’incontro clinico. In questo libro il paziente sembra ancora più “reale”, quando viene visto attraverso la lente della teoria.
Paolo Migone, M.D., Editor, Psicoterapia e Scienze Umane
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Questo libro affascinante e stimolante a cura di Antonella Ivaldi ha molti meriti clinici e scientifici, il principale dei quali è il tentativo ben riuscito di integrare armoniosamente teorie e metodi provenienti da diverse prospettive in un nuovo modello di trattamento eziopatogenetico e multidimensionale per i pazienti con disturbi di personalità e dissociativi.
Grazie ad una serie di casi clinici ben descritti e illuminanti, Antonella Ivaldi guida il lettore in modo convincente a esplorare in profondità il suo modello innovativo, nel quale la psicoterapia individuale e di gruppo vengono efficacemente combinate. Utilizzando la relazione terapeutica in modo complesso, Ivaldi costruisce un ponte tra psicoanalisi contemporanea e modello cognitivo-evoluzionista. Questo è un libro veramente brillante, che consiglio vivamente.
Rita B. Ardito,

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